Nel cristianesimo il merito è più nel riconoscersi peccatori che nel cercare di essere giusti

E’ molto difficile da accettare per molti di noi, ma è proprio così: ” Nel cristianesimo il merito è più nel riconoscersi peccatori che nel cercare di essere giusti”. Trattasi di una rivoluzione copernicana operata da Gesù, che in quest’epoca in cui impera un falso moralismo che spinge i più, specie in politica, a dire: “Io sono meglio di Lui” evidenzia la negatività di questa corsa a vantarsi di essere migliori intrapresa dai nostri politici, che senza pietà, non mancano di assestare colpi bassi ai propri avversari pur di prevalere.
Infatti non c’è nulla di più anticristiano che pensare di essere migliori o più giusti degli altri e perciò pensare di avere il diritto di inveire duramente contro i peccatori, in quanto Gesù stesso ci ricorda, in varie occasioni che, chi non ha coscienza di essere un povero peccatore non gli appartiene.
Ed allora quanto sta accadendo in politica sotto i nostri occhi è quanto di più anticristiano possa accadere, ovvero una corsa frenetica dei contendenti nel cercare la pagliuzza negli occhi dei loro avversari, per nascondere la trave che sovrasta i propi occhi. E’ assai raro sentire un politico dire ai suoi sostenitori: “Scusate ho sbagliato”, e anche quando ciò accade, questo fatto, viene considerato non una virtù ma una debolezza.

A noi comuni mortali dovrebbe sorgere almeno il dubbio che forse abbiamo perduto la bussola, se giudichiamo l’ ammissione di colpa una debolezza e l’accusa sistematica e crudele dei propri avversari una virtù.

Benedetto Spadaro

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