Una famiglia difficile: Davide Amnon Tamar e Assalonne

Stamane, leggendo nella sacra Bibbia la storia di re Davide e dei suoi figli Amon, Tamar e  Assalonne ho riflettuto su quanto, le storie narrate nell’antico testamento, siano attuali e sono rimasto colpito da quanto sia stata complessa e piena di colpi di scena la storia della famiglia del re Davide. Sono arrivato alla conclusione che: “Non bisogna amare mai la creatura,  più del Creatore”.

Provo a narrarvi brevemente quanto riportato nel libro di Samuele riguardo al re Davide e ai suoi  figli Ammon, Tamar e  Assalonne.

Siamo al tempo in cui re Davide regna su Israele, al re nascono numerosi figli dalle sue numerosissime mogli e concubine ( circa 1.000 donne in tutto ) fra costoro vi è anche Salomone figlio di Betsabea, che ne erediterà il regno alla sua morte. Fra gli altri figli, vi sono Amnon,  Tamar e Assalonne;  accade che Amnon si invaghisce perdutamente della bellissima sorella Tamar e con l’inganno, fingendosi malato e bisognoso di cure,  l’attira a casa sua e si unisce a lei,  contro la sua volontà violentandola e disonorandola. Il fratello Assalonne, venuto a conoscenza della cosa, medita vendetta contro Amnon per il grave affronto subito da sua sorella Tamar. Lascia passare due anni e  organizza un pranzo a cui partecipa anche suo fratello Amnon e, quando questi è inebreato dal vino, si vendica facendolo uccidere dai suoi servi, poi scappa lontano perchè teme la reazione del re Davide loro padre.

Il re Davide, dal canto suo, conoscendo queste vicende che riguardano i suoi figli ne è molto addolorato ma, dopo molto tempo, perdona suo figlio Assalonne che rientra a corte e viene riammesso alla presenza del re.

Dopo varie vicissitudini,  Assalonne una volta reintregrato nella sua posizione, comincia a tramare contro il padre cercando di accattivarsi il favore del popolo, a tal punto, da costringere re Davide a fuggire per  salvare la vita, perchè Assalonne lo vuole uccidere per usurparne il potere.

A questo punto  scoppia una guerra fra padre e figlio e quindi fra coloro, tra il popolo di Israele, che sostengono l’uno e coloro che sostengono l’altro. Dopo varie battaglie, nell’ultima di esse, che si svolge nella foresta di Efraim Assalonne viene  ucciso da Ioab, nonostante l’ordine di re Davide di risparmiare suo figlio Assalonne.

Davide quando viene a conoscenza che suo figlio Assalonne è stato ucciso  viene scosso da un tremito, sale al piano di sopra della porta e piange; dicendo in lacrime:” Figlio mio! Assalonne figlio mio, figlio mio Assalonne! Fossi morto io invece di te, Assalonne, figlio  mio, figlio mio!”.

Il popolo d’Israele rimane sconcertato dalla reazione istintiva di Re Davide che pare essersi dimenticato del fatto che Assalonne si sia ribellato a Lui, al punto, da volerne la morte, e che esclamando: “fossi morto io invece di te” non fa altro che  offendere il sentimento di giustizia e di verità di tutti coloro che hanno combattuto per Lui e lo hanno salvato da morte certa; perchè l’unica alternativa possibile sarebbe stata non solo la morte di Davide ma anche di tutti coloro che avevano combattuto con lui e per lui.

Quindi mi piace concludere dicendo che: “Non bisogna amare mai la creatura, più del Creatore” anche quando si tratta, come nel caso in specie, di scegliere fra la vita e la morte di un nostro figlio, perchè chi si contrappone alla Verità e alla Giustizia del Creatore, non merita comunque il nostro amore.

Benedetto Spadaro