Biografia completa

L’artista Benedetto Spadaro nasce in Sicilia nel 1952 a Monterosso Almo, splendido paesino di montagna in provincia di Ragusa, e vive in gran parte nei luoghi meravigliosi che fanno da cornice alle celeberrime fiction del Commissario Montalbano, realizzate sui racconti scritti da Andrea Camilleri. Secondogenito di una nobile famiglia di proprietari terrieri eredita dal padre, scomparso prematuramente, un carattere forte ed idealista. In seguito alla crisi delle attività agricole, che intorno agli anni 60 si contrappone ad un intenso sviluppo industriale, l’azienda agricola del padre viene venduta e, Benedetto si inserisce nella pubblica amministrazione, venendo a lavorare a Roma. Qualche anno dopo Benedetto si sposa e dal matrimonio, che durerà 20 anni, nasceranno le due figlie: Roberta e Paola.

Durante questi anni Benedetto si laurea in giurisprudenza, approfondisce la sua fede cattolica, frequenta un corso di teologia alla Lumsa e si diploma col massimo dei voti con i più eminenti docenti del mondo cattolico, alcuni dei quali ricoprivano già allora o ricopriranno successivamente cariche di assoluto rilievo nella vita della chiesa cattolica. Grazie all’oratoria e all’esempio di padre Agostino Trapè, superiore generale degli Agostiniani di allora, diventa un seguace di Sant’Agostino che, sebbene morto da oltre 1.500 anni, è sempre vivo con le sue opere nel cuore dell’artista. Benedetto scrive un libro intitolato “IL MISTERO DELL’ESSERE” ed alcune poesie, aderisce al movimento di comunione e liberazione dove milita per 15 anni, conoscendo personalmente il fondatore Don Luigi Giussani, il cui insegnamento ed esempio segnerà per sempre la sua vita; frequenta uno studio legale per diventare Avvocato.

Durante un viaggio in Sicilia per visitare l’amato fratello Biagio, conosce un suo grande amico, Francesco Giombarresi, affermato artista di Comiso di 22 anni più anziano di lui, con il quale stringe subito una intensa amicizia, tanto che poco dopo partiranno insieme per Roma con le opere del maestro per organizzare delle mostre. Questi è un vero grande artista in cui Benedetto avverte scorrere l’amore per l’arte nelle vene insieme al sangue; un uomo geniale dalla personalità poliedrica (viene chiamato il pittore contadino) che emerge dal mondo dell’arte come una meteora, da un passato di miseria e di fame. Benedetto è colpito dalla versatilità del suo ingegno, che spazia dalla pittura alla medicina alla poesia e che, come scoprirà quando diventerà artista anche lui, ha connotati molto simili al suo.

L’incontro e l’amicizia con questo grande artista (tra le altre cose Giombarresi conobbe il grande Picasso, il quale guardando le sue famose miniature esclamò: ” Un pittore grande grande che dipinge piccolo piccolo”) sarà la scintilla che accenderà in Benedetto l’amore per l’arte. A 40 anni Benedetto è un uomo tormentato e deluso dalla vita, il rapporto con la moglie giunge ad una rottura. E’ a questo punto della sua esistenza che, quando meno se lo aspetta, incontra il grande amore della sua vita, Diana. L’incontro è una fiamma che sprigiona in entrambi il senso ed il sapore vero della vita, infondendo in loro nuovo coraggio nell’affrontare gli ostacoli nel loro cammino. La vena artistica di Benedetto ha finalmente modo di venire alla luce, investita da una nuova energia sprigionata dal loro amore e allietata dalla nascita del terzo figlio Gianfilippo.

Benedetto inizia ad esporre le sue opere a Roma con l’associazione culturale Ciac in importanti location nel cuore della città e partecipa ad una Biennale di Roma presso le sale del Bramante in piazza del Popolo. Comincia a cimentarsi anche in mostre personali,ospite di locali di amici nel quartiere di San Giovanni. In seguito, tramite la galleria Epireo Art Gallery diretta dall’ artista e gallerista Alessia Cervelli, partecipa a numerose mostre collettive con il gruppo di artisti che si appoggiano ad essa.

La sua arte spazia dall’astratto puro al figurativo di tipo impressionista alle istallazioni: i famosi apparecchi che misurano ironicamente la felicità degli italiani (lo spreadvirilometro, il pilvirilometro, l’assorbicazzate). Con essi Benedetto usa l’arte per ironizzare e far ridere sul fatto che ormai la felicità delle persone e quindi la loro voglia di fare l’amore dipende dagli indici economici che ci vengono propinati giornalmente in dosi massicce dai mass media.

Di recente ha preparato con successo due importanti eventi con il patrocinio dei comuni di Santa Marinella e Cerveteri, dove ha esposto le sue opere per lunghi periodi in importanti location comunali, che hanno suscitato anche l’interesse di numerosi simpatizzanti e della stampa. Nel corso di questi eventi si sono svolte anche altre manifestazioni culturali e sono stati ospitati anche altri artisti, con i quali è nata un’amicizia destinata a durare nel tempo (puoi trovare le loro foto e le loro opere nella pagina del sito “artisti amici”). Attualmente si sta occupando con loro insieme ad altri amici di progetti di valorizzazione dell’arte, tramite le nuove tecnologie dell’illuminazione a led, cercando di coinvolgere i comuni di Santa Marinella e Cerveteri in progetti di riqualificazione urbanistica ed artistica, al fine di creare luoghi idonei dove l’arte e gli artisti possano esprimersi ed incontrarsi a beneficio del pubblico che ama l’arte.

L’ultima creazione di Benedetto è un’ istallazione,“L’Assorbicazzate”, l’unico apparecchio al mondo in grado di assorbire le cazzate trasformandole in raggi di luce colorata, purificare l’ambiente e renderlo consono allo sbocciare dell’amore.

Attualmente vive e opera fra Santa Marinella e Roma, nel quartiere San Giovanni, e sarà ben lieto di ricevere gli amanti dell’arte che lo contatteranno per unirsi negli sforzi per realizzare questi progetti. 

Nel 2020, rimasto vedovo, sposa Diana Ruggiero.

E’ tuttora  Presidente di una associazione artistico culturale denominata “IN NOMINE PATRIS” che si propone di produrre progetti d’arte per le amministrazioni pubbliche, oltre che di aiutare gli artisti soci a promuovere la loro arte.